Test Drive Mercedes SLS AMG: 571 cavalli di raffinatezza

Test Drive Mercedes SLS AMG: 571 cavalli di raffinatezza
Sport Leicht Super del terzo millennio: un trionfo di stile.

Non sempre i remake sono un successo, ma questa ali di gabbiano in versione nuovo millennio ha fatto centro: elegante, tecnologica e.. profondamente AMG.
L’SLS ha un charme unico: poche macchine riescono, al contempo, ad essere così sportive ed eleganti.
I richiami alla mitica 300SL ali di gabbiano del 1954 sono evidenti: le porte, la presa d’aria laterale, la mascherina, il posteriore tutto richiama la primogenita, classe compresa.

SPECIFICHE
3,8 secondi per lo 0-100, solo 12 secondi per lo 0-200 e una velocità massima di 317 km orari  fanno capire che non si tratta solo di un esperimento di design, anzi… tutto altro.
Il V8 6.3 AMG M159 equipaggia unicamente l’SLS ed è un’evoluzione dell’M156 che viene montato su molte AMG della casa di Stoccarda. Il propulsore è un 6200 cc V8 con angolo di 90° tra le ed eroga 571 cavalli a 6800 giri e ben 650 Nm di coppia a 4500 giri, rendendolo il V8 aspirato più potente costruito sino ad oggi.
La trasmissione è affidata all’AMG Speedshift a 7 rapporti, garantisce innesti veloci, ma soprattutto senza quasi interrompere il trasferimento di coppia dal motore alle ruote. Il cambio è utilizzabile in quattro modalità: la C, che rappresenta la configurazione più tranquilla e comoda, l’ S e S+ che permette una guida sportiva e di poter tirare le marce fino al limitatore e scala con una doppietta a dir poco fantastica e la modalità M, manuale appunto, che da il pieno controllo al pilota.

DESIGN

Il Design, sia esterno che interno, è curatissimo. Il muso lunghissimo da 2 metri fa arretrare l’abitacolo facendo poggiare i sedili quasi sull’assale posteriore, la calandra anteriore con il logo di grosse dimensioni sostenuto da una barra orizzontale, come sulla sua progenitrice di 55 anni prima.
Gli interni sono quanto di più “Mercedes” si possa trovare, pepati con la sportività AMG, che non lascia nulla al caso.

ALLA GUIDA
Essendo la prima Mercedes realizzata con una scocca d’alluminio, il peso e la rigidità sono da primato per la casa tedesca. 1620 kg, difatti, sono ben al di sotto degli standard Mercedes ed unitamente al propulsore da record e al cambio sempre pronto rendono questa SLS una supercar a tutti gli effetti, con la sua naturale collocazione, come da tradizione, più stradale che in pista, anche se non si sente per nulla a disagio anche nel misto stretto: l’abbiamo provata a Castelletto di Branduzzo e si è difesa graffiando l’asfalto con tutti i suoi 571 cavalli.
L’ali di gabbiano ha volato in 1 minuto 23 secondi e 15 centesimi, poco distante dalla Gallardo LP 560-4 che ha un’indole decisamente più pistaiola e meno versatile rispetto all’SLS.
I trasferimenti di carico sono appena accennati e la generosa coppia del motore fa uscire sempre con decisione, di traverso, da ogni curva, senza però perdere la direzionalità.

CONCLUSIONI
191.151 euro sicuramente non hanno nulla di popolare, difatti questa coupé è decisamente eltaria, quasi nobile in tutto: design, prestazioni, storia, scelte stilistiche e unicità.
Reali competitor esistono? Prestazionalmente molti, considerando il prezzo ci sono diverse Ferrari, Lamborghini e Porchse che possono giocare ad armi pari, forse anche aver la meglio sull’SLS, ma se aggiungiamo alla ricetta l’ingredienti come classe e unicità non penso ci sia una vettura che possa competere ad armi pari con la Sport Leicht Super del terzo millennio.

Francesco Gatti

 

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